La Fonte fuori dalle mura
9 Giugno 1385
Nella Chiesa di S. Agostino si raduna il Generale Consiglio dei dodici giusti uomini, dei Priori di Comunità e di 37 uomini della terra e del contado di Anghiari,alla presenza del Vicario per fare sottomisione a Firenze della terra,della Rocca e del Cassero.
Viene revocato qualunque divieto fatto in precedenza circa il portare dai luoghi del vicariato alla città o nel contado di Firenze, grano,biade , vino, olio, vettovaglie o
‘‘qualsiasi grascia’’.
I Fiorentini che si sono riservati le gabelle sulle mercanzie e sui panni, istituiscono la Dogana.
Il primo doganiere è il fiorentino Ludovico Giandonati che compra da
Guidone di Berghio per 50 fiorini d’oro, una casa di Posta di fronte alla Fonte nella quale fonda la Dogana e l’abitazione dei doganieri.
In questo palazzo saranno riscosse le imposte fino al marzo del 1973 quando la riforma fiscale del ministro Preti abolirà il dazio sulle merci (imposta consumo).
L’ultimo Doganiere o Daziere sarà Franco Talozzi.